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sabato 17 dicembre 2011

I termini di pagamento dello Stato: l'esempio di un piccolo paese calabrese

San Nicola Arcella è una delle 5000 piccole cittadine di questo paese. Una cittadina ricca, troppo ricca, che, solo perchè poggiata su un mare spendido, gode del rango di cittadina turistica. Tanti soldi versati per servizi, tra ICI, Tarsu e Idrico, pagati da cittadini distratti a prezzo pieno ma che sono usati 10-20 giorni all'anno. E,  impropriamente, lasciati , dallo Stato, alle amministrazione locali e miseramente sciupati.
Cittadine queste che si muovono sul filo della illegalità, e del voto di scambio aiutate, anche, specie al sud, da la disponibilità di Fondi Europei, che anche se poco utilizzati, sono oggetto, spesso, di  un utilizzo per opere inutili se non addirittura inutili e dannose per l'ambiente e per il territorio.
L'Amministrazione Comunale di questa cittadina ha dato corso, con apposita delibera, al dettato dell’art. 9 del Decreto Legge del 1° Luglio 2009 n. 78 che sollecita Pubbliche Amministrazioni ad adottare le opportune misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti.


Il decreto stabiliva anche che le misure adottate fossero stabilmente a disposizione dei fornitori sul sito internet del comune e definiva che la violazione dell'obbligo di accertamento comporta responsabilità disciplinare ed amministrativa. La stessa norma chiede all'amministrazione di adottare le opportune iniziative, anche di tipo contabile, amministrativo o contrattuale, per evitare la formazione di debiti pregressi.

Salvo specifiche norme contrattuali diverse, si stabilisce che il termine ordinario per i pagamenti e' di 30 giorni dalla data di ricevimento della fattura.

Tenendo conto dei dati consuntivi disponibili al momento, i soli debiti correnti dell'amministrazione, fatti quindi salvi i pagamenti per opere ed investimenti, sono passati in 3 legislature da 400.000 euro ad oltre 2,8 milioni di euro, con un tempo medio di pagamento delle forniture pari ad oltre 450 giorni.

I maggiori creditori appaiono essere i fornitori di materiali per il servizio idrico e speficatamente la So.Ri.Cal., società fornitrice dell'acqua, che, alla data, e' riportato come creditore di un inverosimile credito, pari a circa 1,3 milioni di euro, se si tiene conto del numero degli anni, del consumo annuo e della tariffa applicata. Con una dilazione media di pagamento pari a circa 2156 giorni, corrispondente a circa 5 anni 11 mesi e 1 giorno.

In forza della recente autorizzazione alla riscossione mediante ruolo esattoriale dei crediti per fornitura idrica ottenuta dalla società creditrice attraverso un apposito decreto del Ministro per l’Economia e delle Finanze[ .... ], recentemente il debito al 1° gennaio 2010 e' stato quantificato dalla So.Ri.Cal., incredibilmente e con una evidente discrasia, in 483,000 euro. Debito raetizzato in 60 mesi, come, forse, già avvenuto qualche anno fa e non evidenziato nei bilanci di competenza.

Lo stesso creditore nel 2011 sembra non essere stato pagato se non per il trimo trimestre.

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