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giovedì 4 aprile 2013

Alla ricerca dell'acqua perduta

L'assessore protempore ai lavori pubblici del comune di San Nicola Arcella ha ottenuto, con un atto meritorio ma irrituale, il via libera dalla Giunta per l'emissione di un “Atto di indirizzo per l’individuazione di un sistema di riduzione delle pressioni idriche e la ricerca delle perdite idriche dell’acquedotto Comunale”, dichiarando in determina che sinora ".. nella gran parte dei casi i consumi idrici sono stati rilevati in modo forfettario e non sulla base dei reali consumi attraverso la lettura dei contatori", e nonostante l'ufficio tributi, . anche se con un controverso e farragginoso regolamento, abbia messo le basi per un vero e proprio controllo dei consumi reali attraverso la segmentazione della rete acquedottistica. La delibera (N° 23 Registro deliberazioni del 28 marzo 2013 [ .... ] ) approvata dalla Giunta propone di ridurre drasticamente i costi di approvviggionamento idrico che, secondo il proponente, raggiunge i circa 950.000 mc/anno per un costo di 200.000 euro/anno contro un fabbisogno, sempre secondo l'assessore, stimato in circa 256.000 mc/anno per una spesa di circa 57.000 euro/anno, con un possibile risparmio per la collettività  di circa 147.000 euro/anno. L' Assessore, riferendosi a dati statistici nazionali, contabilizza in circa il 73% la possibile dispersione (sic!) contro una media nazionale del 30%. [ ... ].
Per questo addiviene alla conclusione "che si rende, perciò, necessario un intervento per ridurre notevolmente la dispersione idrica intervenendo oltre che sul controllo delle utenze e dei loro consumi effettivi, anche sulle reti per ridurne le perdite attraverso un sistema di regolazione automatica delle pressioni e per individuarne le rotture, onde poter prontamente intervenire per le opportune riparazioni" e "si proceda a miglioramento delle condizioni di distribuzione all'utenza, risolvendo numerose problematiche distributive presenti in molte zone, garantendo ovunque condizioni di distribuzione sufficienti" dando mandato al responsabile dell’Area Tecnica di "provvedere alla emissione di tutti gli atti ed adempimenti consequenziali e necessari per procedere alla "individuazione di un sistema di riduzione delle pressioni idriche e la ricerca delle perdite idriche dell’acquedotto comunale", stimandone i costi necessari, con proposte che possono essere presentate separatamente e/o congiuntamente". Manca solo il nome ed il cognome del nuovo gestore di un sistema idrico integrato privatizzato. Se si volesse.effettivamente trovare il bandolo della matassa di una questione così pregnante per i cittadini si poteva gestire la cosa con maggiore interazione tra i responsabili in gioco e un approfondimento più puntuale [ ...]. Da questo studio e mettendo in fila le conoscenze sul problema acqua si arriva aal conclusione che la maggior parte del volume di acqua perduto è figlio di un pregiudizio che sostiene che bisogna consumare tanta acqua nella stagione morta quanta ne serve per quella estiva. Ecco una stima ragionata del consumo, riferito al 2009,


ultimo Rendiconto approvato dalla Corte dei Conti.
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