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mercoledì 2 ottobre 2013

Protezione del verde, la Natura insegna



Mentre, in uno dei più grandi ed esclusivi Parchi di ville disteso sulle colline alle spalle di San Nicola Arcella destinato ad accogliere cittadini non residenti provenienti da ogni parte di Italia, si tagliano alla base alcuni decennali Pini Marittimi per una errata interpretazione di una direttiva Regionale circa la protezione dei cavi elettrici ad Alta Tensione e nonostante una recente (debolissima) direttiva comunale sulla gestione del verde cittadino, pubblico e privato, i ricercatori del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria hanno scoperto, in un bosco di rovere nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, alcuni esemplari di quercia la cui origine può essere fatta risalire alla era glaciale. Secondo gli studiosi, l’Aspromonte rappresenta un’area rifugio per questa flora che si è conservata ed evoluta nel tempo. Una scoperta che da sola, in altri paesi, potrebbe essere, tra altre cose, da sola una importante occasione di sviluppo turistico. Ma anche il territorio di San Nicola Arcella può vantare sulle proprie colline ampi spazi verdi inesplorati che sembra posseggano pezzi di antica memoria, boschi, alberi, ponti ed altro, dimenticati dalle amministrazioni comunali che si sono succedute e non inventariati perchè non riconosciute come oggetti da valorizzare. Come non si è proceduto a pubblicare il regolamento esecutivo e sopratutto perchè non sono state  inventariate le piante che la sopraccitata "Direttiva comunale del verde cittadino" dichiara di voler proteggere. come invece prevede giustamente il corposo regolamento del verde della città di Forlì da cui è stato (malamente) ricavato.

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