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martedì 3 dicembre 2013

Gli in...sindac..abili

La delusione del Vicesindaco, che ha visto cadere nel vuoto tutti i tentativi di riproposizione delle, esemplare, regola sul Fondo di Solidarietà Comunale 2013, varata dal Consiglio dei Ministri alla fine dello scorso anno, ha portato alla decisione di far approvare dalla maggioranza un aumento della aliquota sulle seconde case del + 26,3%, che passa dallo 0,76% allo 0,96%. Il Fondo di Solidarietà Comunale ridistribuisce [....], ad altri comuni meno fortunati in campo turistico, lo eccesso di entrate per quei comuni ad alto rapporto tra le seconde case, essenzialmente di non residenti, rispetto alle prime case. Questo rapporto, per San Nicola Arcella che conta 4.950 abitazioni al 2011, vale circa 10 a 1 (dati ISTAT disponibili), rapporto che la pone tra i primi 18 posti sui circa 8.100 comuni italiani.
Fatta questa premessa, l'amministrazione comunale si è vista così consegnare, a valere sul 2012, 1,3 milioni di euro contro gli 1,9 milioni di euro incassati per IMU (+ 60% di quanto incassato per una partita equivalente, ICI, nel 2011). Secondo lo amministratore comunale, invece, "II Comune si trova, pertanto, ad avere una riduzione di entrate, che ci costringe all'aumento dell'aliquota deIl'IMU".
Secondo Il Vicesindaco non è intenzione del Comune incrementare Ie tasse a carico dei cittadini (sic!) e che comunque San Nicola Arcella, rispetto ad altri Comuni della costa tirrenica, ha le aliquote più basse. Secondo lo stesso esponente comunale "Nessun cittadino sannicolese paghera' per I'abitazione principale" e "Si può evitare di aumentare le aliquote delle seconde case, soltanto coprendo iI 100% del costo dei servizi per quanto riguarda i rifiuti e iI servizio idrico integrato" , cosa peraltro prevista per legge dello Stato. "II dato di fatto e che i turisti a San Nicola Arcella hanno pagato negli anni poco o nulla" (sic!, solo il 98% di tutte le entrate comunali correnti degli ultimi 20 anni). "II turismo e' una grande risorsa, ma il turismo richiede impegni economici consistenti per offrire servizi (sic!) e infrastrutture (sic!) e non e giusto che tali costi vadano a gravare sulla popolazione residente" conclude lo influente membro della maggioranza senza ricordare l'importante apporto di danaro, non meno di circa 15 milioni di euro che questi cittadini non residenti lasciano agli artigiani, ai balneari ed ai commercianti ogni anno mentre sono costretti a lamentarsi per la mancanza di illuminazione delle strade periferiche, per una cattiva gestione dei reflui e del mare.
Senza entrare nel tortuoso capitolo degli sprechi, dell'enorme massa di addetti utilizzati rispetto alla media senza raggiungere i pomposi risultati attesi, forse nessuno  si è soffermato a considerare che l'incremento delle imposte deciso non vale, in danaro contante, non più del 60% di quanto dei maggiori incassi previsti, dovendo restituire il rimanente 40% alla Stato. Una operazione di "lavaggio" di danaro che ci ricorda i metodi della Boston degli anni trenta. E nessuno dei presenti ha calcolato l'enorme esborso che i cittadini saranno costretti a versare a cavallo della fine dello anno: il 16 gennaio va pagata anche la prima rata della nuova IMU, chiamata questa volta Imposta Unica comunale sulla casa, ICU!

Intanto, forse in previsione di una prossima condanna dei giudici ad esecuzione forzata per mancato pagamento di fatture dei fornitori, l'amministrazione comunale ha dato corso, per la prima volta, alla attuazione dello ex art. 159 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.  che prevede di definire a priori, semestre per semestre, l'ammontare di liquidità la  presente presso il Tesoriere, in questo caso la Banca di Credito Cooperativo - sportello di Verbicaro,  impignorabile,  al fine di sopperire ai pagamenti essenziali e non disponibili alla .esecuzione forzata da parte di eventuali fornitori  per fatture non pagate. 
 La Giunta ha così stabilito che, per iI "2° semestre 2013,  l'ammontare di liquidità non pignorabile per legge assomma ad un importo complessivo pari a circa  663.000 euro,   tra cui circa 221.000 euro relativi al pagamento delle retribuzioni del personale, per 3 mensilità, ed il pagamento dei servizi di nettezza urbana per 246.000 euro.
L'ultimo rendiconto consuntivo approvato (2011) riporta un monte debiti verso fornitori pari a circa 4,7 milioni di euro [....] (circa un anno di entrate correnti), di cui il 45% con più di 48 mesi di anzianità. Il maggior debito risulta essere stato contratto con So.Ri.Cal. verso cui risultano al momento circa 600.000 euro per forniture di acqua già' pagate dai contribuenti. Guarda caso la medesima cifra richiesta con lo incremento del 26% della aliquota IMU per le seconde case.
Un esempio di brutta politica che uccide la politica.
Verrà il giorno in cui si ripristinerà, per i cittadini contribuenti, il diritto di mandare a casa questi politici!

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