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venerdì 20 dicembre 2013

In...sindaca..bili, inefficienza o boicottaggio.

Parliamo della applicazione, raffazzonata,  del tributo comunale a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei costi relativi ai servizi indivisibili di alcuni degli 8.100 comuni italiani.
Questo e' il caso di quei Comuni che, per omissione o per inefficienza, non hanno inviato i bollettini che prevedono il pagamento dellamaggiorazione dei 30 centesimi a mq, come le direttive della Agenzia delle Entrate avevano previsto [...], da versare allo Stato in tempo utile per far rispettare ai contribuenti la scadenza del 16 dicembre 2013. Ma non è stata nemmeno rispettata la missione, seppur nascosta dalla maggior parte della stampa, che la direttiva si proponeva di realizzare:
"Nell'ambito della cooperazione tra i comuni e l'Agenzia del territorio per la revisione del catasto, vengono attivate le procedure per l'allineamento tra i dati catastali relativi alle unita' immobiliari a destinazione ordinaria e i dati riguardanti la toponomastica e la numerazione civica interna ed esterna di ciascun comune, al fine di addivenire alla determinazione della superficie assoggettabile al tributo pari all'80 per cento di quella catastale determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 138 del 1998. I comuni comunicano ai contribuenti le nuove superfici imponibili adottando le piu' idonee forme di comunicazione e nel rispetto della articolo 6 della legge 27 luglio 2000, n. 212.",
come licita la apposita legge.
Il Governo ha così dovuto provvedere, ma non comunicandolo in tempo utile, allo spostamento dei termini del pagamento.
Secondo lo Osservatorio di Padova [....] per il mancato invio del bollettino o per mancata adeguata informazione sul cespite oggetto della tassa, sulla consistenza dei mq utili , sulla consistenza e la legittimità della tariffa, e/o sulle scarse informazioni su alcuni codici da utilizzare per la compilazione dello F24, ha fatto incorrere in errore molti contribuenti, facendo fallire i pagamenti automatici on line, in banca, ecc..
Con il rischio che qualche associazione avvii una «class action» connessa alla inefficienza degli uffici comunali che ha provocato un costo sociale per i contribuenti infinitamente superiore al versamento della maggiorazione, il cui importo si aggira, per la maggior parte della popolazione, tra 15 e 40 euro per abitazione.
Avvicinando la inefficienza ad una sorta di boicottaggio.
Cose che puntualmente è avvenuta anche nel comune di San Nicola Arcella, che stranamente pur avendo investito, in questi ultimi 15 anni più di un milione di euro per mettere ordine nella emissione delle bollettazione per i suoi 4.950 utenti sembra non riuscire a far pagare nemmeno la propria quota di ricavi necessaria a coprire costi, inarrivabili per il livello di servizio offerto, per dimensione, sia nel caso della spazzatura che nella gestione del servizio idrico integrato.
E che di contro non ha mai applicato le prescrizioni di legge [....]. che agli articoli 15, 16 e 17,  licitano:
"15. Il comune con regolamento puo' prevedere riduzioni tariffarie, nella misura massima del trenta per cento, nel caso di:
a) abitazioni con unico occupante;
b) abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo;
c) locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente;
d) abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per piu' di sei mesi all'anno, all'estero;
e) fabbricati rurali ad uso abitativo.
16. Nelle zone in cui non e' effettuata la raccolta, il tributo e' dovuto in misura non superiore al quaranta per cento della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal piu' vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita.
17. Nella modulazione della tariffa sono assicurate riduzioni per la raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche"
prescrizioni spesso ignorate.per diluire il costo per le popolazioni residenti e per le pressioni provocate da fornitori che, in qualche caso, sono collegati alla criminalità organizzata.

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