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martedì 18 novembre 2014

Verso la riminizzazione della Baia

Trentacinque anni fa, negli anni '70 i maggiorenti di San Nicola Arcella si vantavano che San Nicola Arcella sarebbe diventata una seconda Capri. Poi gli stessi permisero una speculazione selvaggia, ma scelsero di salvare la costa ed il mare. Ora, quelli che li ha spodestati con arroganza e forza bruta, si stanno vendendo la ultima ricchezza del paese in nome di uno sviluppo turistico che ha la faccia di stantio e la forza economica dello spreco delle risorse non spese messe a disposizione della Europa.

Scelto il vincitore del  "Concorso di idee sulla mobilità sostenibile e la vivibilità degli spazi urbani" [....] bandito dalla Amministrazione Comunale di San Nicola Arcella CS. Lo scopo e l'idea progetto è basata sull'obiettivo di rendere più fruibile il territori in un concept di mobilità sostenibile [....].

Ma il progetto,
il cui preventivo vale 2 milioni di euro, di cui  il 15% attinente alla mobilità, ciò ad opere quali oltre alla sistemazione logistica di parcheggi e strade del centro cittadino che è stimato in 200.000 euro (10% del totale) e 100.000 euro (5% del totale)sono poi previsti  per la sistemazione della attuale discesa pedonale tra il belvedere e la stazione ferroviaria.

Il progetto si spinge oltre destinando il 57,5% del totale, pari a 1.150.000 euro, alla sistemazione ed utilizzazione della galleria ferroviaria dismessa presente tra la ex stazione ferroviaria e lo Yachting club, cosa che prevederebbe la creazione di un percorso circolare (riservato a mezzi pubblici?) per raggiungere la spiaggia, e per la risistemazione della ex Stazione, da destinare alla protezione civile e alle associazioni.

Ma non basta, il progetto si spinge ancor più in la progettando la sistemazione della spiaggia immaginando percorsi attrezzati con locali commerciali lungo una sorta di percorso lungomare (sic!) per un costo totale di 500.000 (25% del totale), escluse strutture ed attrezzature (esercizi commerciali, ecc.), non specificatamente indicate e demandate a successivi step realizzativi secondo le modalità del Project Financing e del Finanziamento Tramite Terzi, coste che al momento, non possono essere valutati. Alla faccia di chi ha l'ardire di far rispettare il dettato del Decreto Ministeriale del 15 dicembre 1969 (G.U. n° 8 del 10/01/70), che decreta: “La zona costiera sita nel territorio del comune di San Nicola Arcella (Cosenza) ha notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497” [...], del fatto che l’ ambiente marino che si estende lungo la costa del Golfo di Policastro calabrese che va dall’Isola Dino a Capo Scalea toccando tutta l’area marina di San Nicola Arcella è protetto, quale Area SIC (Sito di Interesse Comunitario), ai sensi della Direttiva Habitat 43/92/CEE, Codice Sito Natura 2000 lT9310034) e si fregia di rappresentare, dal 2008, del fatto che la Baia di San Nicola Arcella con l’Isola di Dino è una porzione consistente del Parco Marino della Riviera dei Cedri.

Una scelta che ripropone  il medesimo meccanismo utilizzato per il milione di euro ottenuto per la sistemazione del Centro Storico per il quale sono stati spesi 650.000 euro  la maggior parte per il nuovo belvedere, visto che più del 50% delle stradine del centro storico sono rimaste non pavimentate, il resto è rimasto per ora inutilizzato.

Oramai è una lotta sovrumane tesa ad ottenere finanziamenti residui dei fondi messi a disposizione dall'Unione Europea per qualunque idea bislacca venga in mente. Ma non per la sicurezza e la vivibilità del territorio e dell'ambiente, come dimostrano i danni delle recenti alluvioni e dei relativi smottamenti, in ua regione dove le frane, l'inquinamento, la deforestazione da incendi e la case costruite sul nulla sono cosa di tutti i giorni .

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