è stata accolta favorevolmente dal neo commissario Ue per la Politica regionale Corina Cretu, intervistata dal Mattino: «Condivido in pieno la decisione del governo italiano di limitare il cofinanziamento nazionale» per Campania, Calabria e Sicilia «al minimo imposto dai regolamenti, al fine di ridurre il rischio che i gravi problemi di sotto utilizzazione e irregolarità si manifestino con la stessa portata nel 2014-2020». Tenendo conto solo dei due fondi principali, il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo (Fse), la dotazione di fondi Ue 2014-2020 è per la Calabria.di 3.031 milioni e ciò vuol dire che il monte investimenti da finanziare si riduce di circa 1.500 milioni di euro. Mettendo in ginocchio una regione che è gia in grave difficoltà nello ottenere il via libera a finanziare i programmi relativi al periodo 2007-2013, per i quali è dovuta ricorrere ad un complesso espediente che le consente di far anticipare i finanziamenti ai comuni interessati con un impegno al versamento di quanto dovuto in rate annuali. In molti casi per i prossimi venti a anni.
Utilizzando questo sistema il comune di San Nicola Arcella si già indebitato, al momento, per investimenti per circa 2 milioni di euro dando in garanzia alla Cassa depositi e Prestiti le sue dubbie entrate derivanti dalla speranza di riscuote crediti (residui attivi) vecchi di più di venti anni. O un importante incremento delle aliquote IMU per i prossimi venti anni. In totale, comprese le anticipazioni per pagamento dei debiti commerciali al 2013, la amministrazione comunale si è indebitata per 3,2 milioni di euro senza mettere in conto le anticipazioni di tesoreria che ammontano a circa 870.000 euro.
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