Premesso che i balneari hanno una concessione come lidi e non come stabilimenti, che la concessione ha durata definita e limitata nel tempo, che l'applicazioni delle direttive europee conteplano la gara ad evidenza pubblica ad ogni rinnovo, che il bisogno di disporre di servizi igenici è sentita dai bagnanti, non sembra applicabile e ragionevole che la condizione posta che i gestori dei lidi, tutti, investano in proprio, che siano costretti a cedere il bene al comune e ancor più che il comuni si impegni a renderli esenti dal pagamento delle imposte (quali, per quanti anni, chi?) su una area soggetta a concessione periodica.
Riagionando a saldi chiusi, come purtroppo molti amministratori pubblici correntemente fanno. La disponibilità dell'amministrazione comunale ad accettare il non pagamento di debiti tributari passati e futuri non rappresenta una esenzione ma una compensazione tra tributi comunque dovuti per legge ed equità e crediti di finanziamento per l'aver anticipato il costo dell'infrastruttura realizzata.
I servizi igenici questi potrebbero comuni a più stabilimenti ed essere disposti sulle aree pubbliche attrezzate, per esempio le spiagge libere.
Probabilmente, visto che si sta aggiungendo, tra le righe, anche una autorizzazione ad allestire un laboratorio per ogni lido (ciòè un servizio di ristorazione), il tentativo è di rendere, surrettiziamente, la concessione permanente e di trasformare i lidi in stabilimenti.
In una logica di superamento dei vincoli legislativi esistenti rispetto alla messa a gara periodica della concessione e per favorire una attività di una urbanizzazione strisciante di spiaggie, quelle di San Nicola, sottoposte a vincolo. La tanto sospirata San Nicola Marina !
Ma non basta. Per la delibera [.....] che è intitolata:
APPROVAZIONE SCHEMA CONVENZIONE TRA COMUNE DI SAN NICOLA ARCELLA E ALCUNI OPERATORI IN QUALITA' DI TITOLARI DI CONCESSIONI DEMANIALI PER RELIZZAZ. RETE IDRICA E FOGNARIA A SERVIZIO DEGLI STABIL. BALN. DEL. DI C.C. N. 24 DEL 01/06/2012 AMM.VO. |
Quanto comunicato [.......] è il clou dell'arroganza istituzionale di un vicesindaco, con delega al Turismo e alla Attuazione del Programma, che recentemente ha cooptato a se anche il ruolo di Responsabile dell'Ufficio Tributi ma che, come spesso accade in questi casi, nelle propie decisioni non si accorge di mescolare le diverse funzioni, ognuna con il un proprio livello di responsabilità in questo caso amalgamandolo nella sua mal sentita funzione di vicesindaco. Il DL n° 267 18 agosto 2000 Testo Unico sul funzionamento degli enti locali, fatte salve specifiche deleghe, non riserva a questa figura altro che poteri di sostituzione del sindaco in caso di assenza, impedimento temporaneo o sospensione.
Delibere senza senso comune scritte solo per disperazione. La disperazione di chi deve risolvere un problema che tocca gli interessi dei suoi propri elettori e che non ha la fantasia o il tempo materiale di trovare una soluzione nella legalità e che rispetti le indicazioni del programma con cui gli elettori li hanno eletti.
Delibere che una qualsiasi istituzione di controllo, per esempio il CORECO boccerebbe in pochi giorni.
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