lunedì 9 luglio 2012
Liberalizzazioni ...selvagge
La Giunta comunale di un piccolo comune della costa tirrenica cosentina che si affaccia sul Golfo di Policastro, sottoposto a vincolo con uno specifico Decreto Minisreriale del gennaio 1970 che lo pone sotto la tutela della legge del 1939 sulla protezione dei beni paesaggistici e ambientali, ha approvato all'unaminità la proposta di delibera predisposta dal Responsabile dell’Area Vigilanza e Commercio che sopprime le regole per l’apertura di pubblici esercizi per l’attività di somministrazione di alimenti e bevande sul territorio comunale attuando così e finalmente il dettato del D.Lgs. 59/2010, la legge Bersani sulle "liberalizzazioni".
Ciò nonostante la direttiva, limitatamente alle zone del territorio da sottoporre a tutela, invita i comuni ad adottare provvedimenti di programmazione delle aperture degli esercizi. "Tale programmazione può provvedere, sulla base di parametri oggettivi e indici di qualità del servizio, divieti o limitazioni all’apertura di nuove strutture limitatamente ai casi in cui ragioni non altrimenti risolvibili di sostenibilità ambientale, sociale e di viabilità rendano impossibile consentire ulteriori flussi di pubblico nella zona senza incidere in modo gravemente negativo sui meccanismi di controllo in particolare per il consumo di alcolici, e senza ledere il diritto dei residenti alla vivibilità del territorio e alla normale mobilità.
In ogni caso, resta ferma la finalità di tutela e salvaguardia delle zone di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale”.
La direttiva comunale, in relazione alle deroghe di cui sopra, non intravedendo la necessità di limitazioni di sorta, afferma "che non si intende provvedere a redigere alcun provvedimento di programmazione, al fine di disciplinare eventuali zone del territorio da sottoporre a tutele relativamente alle aperture degli esercizi di
somministrazione di alimenti e bevande".
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