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mercoledì 11 luglio 2012

Mare da bere o mare per bere?

Nonostante le notizie di mare pulito e trasparente rilevato a metà giugno nella zona dell'Arco Magno a San Nicola Arcella, l'accorata denuncia sullo stato del mare a fine giugno apre ad una riflessione."Tutto deve partire dal mare che è la fonte della bellezza ed unicità di S. Nicola Arcella - dice la mail del professor Ipplito Camele - Purtroppo domenica 24/06/12 ho dovuto verificare la presenza nel mare di San Nicola di una massa putrida composta da materiale fognario e animali morti. Un bambino ha vomitato e numerosi adulti hanno avvertito malori. Il mare è sporco ormai da sempre in ogni giorno dell'anno a livelli intollerabili. Ha senso tutto quello che fate se il mare di fronte a San Nicola Arcella è stato trasformato in una cloaca a cielo aperto?"
Al via della stagione estiva, il Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, nel propio giro per i paesi del proprio territorio ha incontrato i sindaci del Tirreno cosentino, a cena, per parlare dei problemi del territorio. Problemi che riguardano la popolazione tutta ma che, stranamente, si evidenziano ogni anno, gli stessi, sempre in questa epoca in diretta  connessione con l'avvio della stagione turistica e l'arrivo delle centinaia di migliaia di turisti stanziali.
Con la rimessa in funzione delle case e loro sistemi di scarico dei reflui, ma anche con le pulizie di vasche, depuratori e piscine rimaste ferme per un anno intero.
Nonostante gli annunci della Procura dello scorso inverno per un controllo degli scarichi delle case sparse sembra che nessun risultato si sia concretizzato.  Una maggiore presa di carico delle proprie responsabilità degli amministratori locali permetterebbe il non ripetersi di eventi capitati per esempio a San Nicola Arcella lo scorso 24 agosto con sversamento a mare dei reflui di un depuratore privato in avaria o l'evento dello scorso 25 giugno descritto con orrore dalla mail dell'ospite delle nostre spiagge sopra riportata.
Forse basterebbe da parte delle amministrazioni comunali della zona imporre, insieme alla approvazione del progetto, la certificazione annuale di buon funzionamento delle fosse settiche e dei depuratori privati da parte di tecnici abilitati dai comuni ad inizio stagione con costi a carico del privato.

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