Riaccertamento è una parola seria. Corrispondere ad una valutazione di merito della posta economica relativa ad un Rendiconto economico annuale in esame.
Nel caso relativo alla delibera in oggetto sembra trattarsi, per quanto riguarda i Residui attivi (crediti), invece per lo più di una mera pulizia di errori materiali per il 98% delle poste in gioco (circa 77 errori per un valore totale di 797.000 euro), fatto salvo la cancellazione di una posta da 1.120.000 di euro relativo all'aspettativa di acquisto del Palazzo Ordine per farne un museo della civiltà contadina (sic!) mal riposta, non essendovi mai stato disponibile il relativo finanziamento.
Diverso è il caso della operazione di pulizia realizzata sui Residui passivi (debiti) che, fatto salvo la cancellazione della suddetta posta da 1.120.000 di euro relativo all'aspettativa di acquisto del Palazzo Ordine, riguarda per il 56% delle poste in gioco(circa 149 poste per un valore di 326.000 euro) la cancellazione di costi inestistenti, circa il 5% di rinuncia a lavori pubblici (circa 34 poste per un valore di 40.000 euro) non essenziali o non finanziati e a circa il 39% di costi prescritti(circa 34 poste per un valore di 287.000 euro).
Più in generale è da mettere in rilievo che, mentre questa ultima partita contiene ben 264.000 euro ( pari a circa 500.000 milioni di lire del tempo) di sgravi per imposte non dovute dai cittadini contribuenti appostate nel e relative pricipalmente al periodo 1993/1998 mai a questi riacreditate, nel complesso dell'assestamento di bilancio si sono considerarati residui attivi con elevato tasso di riscuotibilità, a leggere la certificazione del Responsabile del Servizio, ben 1.132.860 euro di crediti vs i cittadini contribuenti per imposte non versate nel periodo 1993-2006. il 27% di tutti i residui attivi che assommano ad un totale di 4,2 milioni di euro. Il totale dei residui passivi alla data ammontano a 4,2 milioni di euro.
Una scelta politica, o una adempimento tecnico-amministratico superficiale? Nel periodo 1993-1999 gli sgravi prescritti assommano al 48% dei debiti complessivi ed il 86% del totale dei residui passivi (debiti verso fornitori) cancellati. Contro un debito complessivoverso fornitori, nel periodo 2000-2011, periodo pari a circa 3,3 milioni di euro che nessuno ha avuto il coraggio di prescrivere. Risultano precritti debiti per il 4% (circa 130.000 euro) del totale dei residui del periodo.
Ma non c'è problema queste sono poste che toccano sopratutto le tasche di cittadini che hanno il privileggio di contribuire alla copertura di servizi di cui non usufruiscono per almeno i 10/12 dell'anno ma che non votano, solo perchè non residenti.
Nello stesso tempo, attenzione, senza quei crediti riaccertati (per 1.132.860,90 euro) e la cancellazione dei costi prescritti, essenzialmente sgravi per imposte non dovute, (per 273.096,85 euro) il bilancio consuntivo sarebbe, forse, in pericolo. Ancor più dovrebbe essere in pericolo l'indice di solvibilità se si tiene conto della legislazione corrente e di quella in corso di approvazione in tema di controllo dei bilamci comunali.
allegato: Analisi quantitativa [ .... ].
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