Dai dati ARPACal si rileva che nel periodo luglio-agosto si sono avute tra Paola e Tortora 175 segnalazioni di "mare sporco", di cui 104 tra Tortora e Diamante e 71 tra Belvedere e Paola. La zona in cui si sono avute più segnalazioni è quella di Diamante con 41 segnalazioni, seguono Santa Maria del cedro con 23 segnalazioni e Paola con 19. San Nicola Arcella ha avuto, in questo periodo, 13 segnalazioni.
Ancora non sono stati resi noti i conseguenti dati di mare inquinato. L'Arpacal non misura il mare sporso ma il mare inquinato. Il mare è, per legge, inquinato quando il prelievo effettuato da un rilevatore ufficiale a ciò' delegato da una delle amministrazione pubblica responsabili e analizzato da laboratori Arpacal o con questo
convenzionati, gli enterococchi [....] raggiungono il valore di 200 UFC/100 ml e gli escherichiacoli [...] raggiungono i valori di 500 UFC/100 ml. La percezione di balneabilità è invece un mix di mare più o meno sporco e di mare più o meno inquinato che provoca la ripulsa dei bagnanti e la segnalazione di quelli più impegnati [direttiva Europea 2006 7 CE].
La direttiva relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione allo Articolo 9 definisce anche altri parametri ricerti alla qualità delle acque di balneazione e alla Partecipazione del pubblico al controllo che riportiamo per intero.
Lo articolo 9, Altri parametri, licita
1. Qualora il profilo delle acque di balneazione mostri una tendenza alla proliferazione di macroalghe e/o fitoplancton marino, vengono svolte indagini per determinarne il grado di accettabilità e i rischi per la salute e vengono adottate misure di gestione adeguate, che includono l'informazione al pubblico.
2. Si procede ad un'ispezione visiva delle acque di balneazione per individuare inquinanti quali residui bitumi- nosi, vetro, plastica, gomma o altri rifiuti. Qualora si riscontri tale inquinamento, si adotteranno adeguate misure di gestione, che includono, se del caso, l'informazione al pubblico.
L'articolo 11, Partecipazione del pubblico, licita:
Gli Stati membri incoraggiano la partecipazione del pubblico all'attuazione della presente direttiva e assicurano che siano fornite al pubblico interessato opportunità:
— di informarsi sul processo di partecipazione, e
— di formulare suggerimenti, osservazioni o reclami.
Ciò riguarda in particolare la preparazione, la revisione e l'aggiornamento degli elenchi di acque di balneazione ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1. Le autorità competenti tengono in debito conto le informazioni ottenute.
b) la classificazione di ciascuna acqua di balneazione negli ultimi tre anni e il relativo profilo, inclusi i risultati del monitoraggio effettuato ai sensi della presente direttiva dopo l'ultima classificazione;
c) nel caso di acque di balneazione classificate «scarse», informazioni sulle cause dell'inquinamento e sulle misure adottate per prevenire l'esposizione dei bagnanti all'in- quinamento e per affrontarne le cause come indicato nell'articolo 5, paragrafo 4; e
d) nel caso di acque di balneazione soggette a inquinamento di breve durata, informazioni generali relative:
— alle condizioni che possono condurre a inquina- mento di breve durata,
— al grado di probabilità di tale inquinamento e della sua probabile durata,
— alle cause dell'inquinamento e alle misure adottate per prevenire l'esposizione dei bagnanti all'inquina- mento e per affrontarne le cause.
L'elenco di cui alla lettera a) è disponibile ogni anno prima dell'inizio della stagione balneare. I risultati del monitoraggio di cui alla lettera b) sono resi disponibili su Internet una volta completate le analisi.
3. Le informazioni di cui ai paragrafi 1 e 2 sono divulgate non appena disponibili e con effetto a decorrere dall'inizio della quinta stagione balneare successiva al 24 marzo 2008.
4. Gli Stati membri e la Commissione forniscono, se possibile, informazioni al pubblico, utilizzando la tecnologia geo-referenziata, presentandole in modo chiaro e coerente, in particolare utilizzando segni e simboli.
giovedì 5 settembre 2013
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