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venerdì 12 settembre 2014

Il regno del traccaballà

Da notizie di stampa si apprende che, in questi giorni, Praia a mare e Tortora, oltre a  Santa Maria del cedro e  Grisolia,  hanno costituito un Gruppo di lavoro intercomunale per studiare come ottenere con delle azioni sinergiche  lo sviluppo, la redazione e la ammissione a finanziamento di progetti da attuare con Fondi Europei diretti o indiretti, fondi  che garantiscano sviluppo territoriale e competitività specificatamente nei temi della innovazione,  istruzione e formazione,  per una intelligente crescita sostenibile ed inclusiva.
Si apprende  altresì  che, pur mancando poche settimane alla udienza fissata dal GIP di Paola per decidere sul rinvio a giudizio degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sugli impianti privati di depurazione di San Sago, al momento si sono costituiti parte civile il solo comune di Tortora per la parte calabrese.  Si ricorda che l'impianto in oggetto è installato a due passi dal  quel Fiume Noce che sfociando nell’ansa del Golfo di Policastro che va da Maratea a Capo Scalea, tanta influenza ha nella limpidezza e nel possibile inquinamento della Baia di San Nicola Arcella.  
Senza volere entrare nelle secche dei problemi connessi allo inquinamento dell’area Marlane,  il cui processo  poco supportato dalle amministrazioni locali langue, che forse grande influenza ha nello inquinamento della costa,  o alla mancata integrazione, pur programmata e sottoscritta,  tra le polizie locali  cosa che genera mancati controlli e il perpetuarsi di possibili abusi non adeguatamente evidenziati e sanzionati,  ci domandiamo come l’amministrazione comunale di San Nicola Arcella si pone nei riguardi di questi due episodi.
Ma più in generale se ritiene che una cooperazione attiva tra i comuni che insistono sul Golfo di Policastro possa rappresentare una opportunità in relazione, non solo,  agli eventi stagionali che puntualmente si ripresentano in piena stagione turistica,  per esempio con il mare o con i problemi della spazzatura o con i costosissimi incendi stagionali o con il verde pubblico e privato o, ancora, in relazione a piani di protezione civile adeguati all’enorme e concentrato flusso estivo di visitatori rispetto alla popolazione residente.  
Riconsiderando la posizione della amministrazione comunale in relazione ad una mancata adesione alle attività politiche di risoluzione dei comuni problemi zonali del territorio rispetto alla razionalizzione ed efficientamento dei costi e alle opportunità di una crescita occupazionale produttiva  duratura di lungo termine, opportunità che attualmente sembra mancare ai cittadini sannicolesi. 

Argomenti che avrebbero, tutti, dignità di una approfondita discussione a livello politico, che sembra, al momento, mancare.

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