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Sopravvivere giorno per giorno, inseguendo il nulla, il Consiglio Comunale, senza prendere fiato, riavvolge la bobina del proprio racconto, per ricominciare, tra errori e ed elusioni la propria sopravvivenza, sconfitta sopra sconfitta. Senza che si scorga il regista. Uno strano personaggio il cui obbiettivo finale sembra essere il disordine e la irragiovolezza. Nella presunzione che si muova con una propria visione di un futuro sviluppo valido per tutti. Quella di chi si è accaparrato, tra errori, omissioni e cambia la propria da pagare, il bastone del comando, approfittando della debolezza degli altri, Maggioranza ed opposizione stretti dal bisogno del tutto e subito, per il prossime elezioni, o dei buchi normativi della attristerei legislazione. Con buona pace della partecipazione e della trasparenza, la pancia gonfia di un possibile indebitamento a livello di default e sopratutto con una struttura sociale rimasta povera e senza prospettive basata sul ciclo annuale dei venti giorni estivi da superare senza troppi intoppi. di sviluppo futuro. Un mordi e fuggi favorito da una chiusura a riccio a costo elettorale zero ed un rapporto debito/ricchezza, lasciato ai propri figli, pari a non meno del 250%. Con il silenzio complice ed omissivo di una comunità tenuta troppo piccola per essere efficace. Con la rapina nel cuore! Veri briganti di periferia!
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