A proposito del progetto "Patto per il sorriso" [....]. Gia' da alcuni anni e fino a qualche anno fa gli albergatori del Cilento hanno offerto il viaggio a chi prenotava le vacanze nei propri alberghi. Il trasferimento avveniva utilizzando "il Palinuro Express", un treno, un "settebello" appositamente noleggiato a spese degli albergatori locali, che partendo il venerdi' pomeriggio da Milano raccoglieva i villeggianti di Bologna, Firenze, Roma e Napoli ecc. portandoli nelle localita' Cilentane. A fine soggiorno il ritorno.
Probabilmente non sono solo i mancati collegamenti con gli aeroporti la ragione della mancata qualificazione e internazionalizzazione del turismo calabrese. E' che, forse, non vi è una ambizione e una vocazione turistica del territorio, visto che si parla di turismo solo il 15 luglio e visto che nessuno si pone il problema di quale turismo scegliere tra i turismi possibili.
A prima impressione sembra una follia dover far impiegare circa due ore, in un percorso che d'estate e' naturalmente congestionato, per raggiungere, per esempio, Praja dopo aver pagato un biglietto salato per raggiungere Lametia in un'ora da Milano. Il fatto e' che le pricipali destinazioni turistiche calabresi si trovano sulla costa, costa tristemente sfregiata da una linea ferroviaria vecchia di cent'anni e che, va ricordato, la pratica regionalizzazione delle Ferrovie dello Stato ha messo nelle mani delle autorità regionali una linea ferroviaria, insufficiente come linea di apporto, ma, forse, utilizzabile come linea di distribuzione delle correnti di traffico internazionale e nazionale, che usano come hub gli aeroporti calabresi, dirette verso le singole località turistiche costiere piu' accorsate.
Ed, a proposito del trasporto ferroviario e del mancato apporto di turismo, e' bene notare che la Regione, mentre ragiona per come trasportare a destinazione finale il turista che arriva, appare, nel concreto, disattendere il proprio ruolo di regolatore, permettendo che le Ferrovie dello Stato utilizzino, anche per le linee con denominazioni roboanti, p.e. Freccia d'argento (sic!), treni in via di demolizione, l'ETR 450 per esempio. Treni sporchi e malandati, con i sedili traballanti e non funzionanti, con intere carrozze, da tempo immemore con il condizionamento guasto, con l'olezzo dei WC che, indipendentemente dall'educazione di chi li utilizza, si sparge nelle carrozze passeggeri, inutilmente o volutamente lenti, come sta, ancora, capitando anche in questi giorni di traffico turistico.
Naturalmente tutti questi disservizi non accadono sui treni che collegano le principali citta' della Regione Puglie con la capitale, Roma. Un treno che seppure, anche in quel caso denominato Freccia d'argento, per un quarto solo del suo percorso, sulla tratta Roma Napoli, viaggia sulla linea ad alta velocita'.
Ma senza andare cosi' lontano basta vedere come gestisce il proprio turismo e il proprio ambiente di qualita', per esempio, la Basilicata. sulla costa di Maratea, una località che si si puo' fregiare di una meritata bandiera blu per mare pulito, accoglienza e qualita dei servizi offerti.
Il problema, allora, sembra essere proprio nella inconsistenza della maggior arte della classe politica di cui la Calabria e i Calabresi sembrano fidarsi.
Gente che permette che le proprie opere d'arte diventino pupazzi. Gente che non ha mai saputo valorizzare le stupende ricchezze naturali del territorio. Gente che produce voucher gratuiti credendo cosi' di incrementare il turismo. Gente che promuove il turismo che proviene dai paesi dell'Est Europa, il turismo che piu' povero non c'e. Gente che non e' capace di capire i benefici che provengono dall'integrazione dei sistemi di depurazione. Gente che mette in mare gli spazzamare con un mese di ritardo. Gente che produce piani spiaggia come mezzo di voto di scambio, senza alcuna attenzione per il cliente turista. Gente che permette alla guardia costiera di tenere i mezzi ancorati in porto o peggio che non si meraviglia che i, pochi, guardiamarina a disposizione vengano utilizzati sulle strade per funzioni non proprie. Gente che, nel periodo di maggior afflusso turistico, piazza i propri due unici vigili a disposizione sulle strade statali, per imporre una sorta di "tassa del sale". Gente che assiste inconsapevole al rogo dei propri boschi. Gente che organizza le proprie manifestazioni estive in modo scoordinato e tardivo. Gente che vende nelle piu' prestigiose manifestazioni fieristiche del turismo pacchetti turistici e vacanze vip sull'isola che non c'e'. Gente che sembra parlare con se stessa e al vento.
O, forse, solo gente che non sa di cosa parla.
Poveri Calabresi, povera Calabria, povera Italia!
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