Gli immarcescibili conduttori di trasmissioni televisive, sia di intrattenimento che di approfondimento, di quasi tutte le reti televisive, non si sono accorti che il clima nel paese e' cambiato.
Questi bellimbusti ed i loro produttori, che devono la propria fortuna economica ai propri sponsor commerciali, tentano, anche a scapito della propria rovina professionale di mantenere in vita le proprie trasmissioni televisive, giocattoli ormai pericolosi.
Tanto che anche la, sinora non inquadrata "LA 7", ha intrapreso, fuori tempo massimo, la via del "dibattito in studio" facendo intervenire i soliti ed ormai inguardabili politici.
Un pugno di polemisti di professione di cui la maggioranza del paese farebbe sicuramente a meno.
Vorremo che le "parole" e le "frasi fatte" ritornassero ad assumere il loro significato originale e che ad ogni domanda ci fosse una corrispondente risposta.
Se non vogliamo che questi "pochi" piccoli adoratori del dio danaro, incapaci di innovarsi, continuino a coltivare il proprio piccolo orto stantio distruggendo quel, timido, ritorno al significato vero delle parole che il severo e professorale Governo pro tempore sta tentando, facciamogli sapere che sono televisivamente morti cambiando canale ogni volta che compaiono sul vostro televisore.
Io l'ho fatto, di proposito ed in assoluto, con una nota (sic!) trasmissione serale, con quelle molli e ... trasmissioni del pomeriggio domenicale e con il conduttore di un ridicolo TG delle 20.00 della RAI e, tra i canali che frequento, lo sto facendo, aime', di recente con alcuni pollai che la LA7 ha deciso di mettere in campo.
Ricordo a tutti che se non vogliamo che il nostro paese anneghi nella melma in cui ci ha portati una classe politica rimasta al tempo del più bieco "Tea Party" nostrano, bisogna "partecipare".
Anche nei momenti di relax!
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